L’influenza di Yoshitaka nel Karate Shotokan-ryu

Il cambiamento del concetto di stile

Pochissimi tra coloro che praticano il karate sanno che lo Shotokan-ryu, come viene oggi praticato in tutto il mondo, è uno stile completamente diverso da quello insegnato dal Maestro Funakoshi dopo il suo arrivo in Giappone. Non possiamo qui occuparci nel dettaglio della storia dello Shotokan-ryu, ma volgiamo cogliere alcuni importanti elementi utili per comprendere lo stile.

Il punto di partenza per la nascita del successivo Shotokan-ryu fu certamente la scuola Matsumura di Okinawa. Sokon Matsumura (1809-1896) era un combattente di alto rango, una personalità significativa nel karate di Okinawa. Egli era uno stretto confidente del re di Okinawa (Matsumura era l’insegnante personale del re ed il consigliere militare del governo di Okinawa) ed andava spesso a Kyushu in loro compagnia; qui insegnava il difficile stile del Satsuma-Samurai, lo Jigen-ryu.

Sappiamo che Matsumura praticava nella scuola lo Jigen-ryu e che questo stile Samurai influenzò notevolmente anche il suo karate. E’ possibile che un’influenza dello Jigen-ryu sulla scuola di Matsumura facesse nascere un concetto di arte marziale che fu tenuto segreto da Matsumura e che fu trasmesso solo per linea interna. La linea interna dello Shuri-te passa da Matsumura attraverso Azato fino a Funakoshi. Ambigue personalità della scuola Matsumura furono il Maestro Anko Itosu (1832-1916) ad Anko Azato (1827-1906). Itosu era il segretario privato del re di Ryukyu, ma aveva una scuola privata a Shuri, nella quale teneva lezioni di arti marziali a molti allievi. In questa scuola fu perfezionato lo Shuri-te che conseguì una forma che oggi conosciamo attraverso le scuola di Okinawa. Questo stile fu insegnato anche al Maestro Funakoshi quando andò in Giappone. Oggi è rappresentato in Giappone dallo Shito-ryu.

Il Maestro Azato era un Tonchi (capo della città per successione) secondo lo Udon (classe nobiliare – equivalente al giapponese Daimyo), il secondo ad Okinawa per importanza di rango. Il suo prestigio era così grande che egli fu trattato dal governatore di Okinawa come un amico di pari grado e non come un vassallo. Egli non dovette insegnare le arti marziali per denaro e non ebbe una scuola, ma accettò solamente allievi privati. Dato che aveva solo pochi allievi (se si eccettua Gichin Funakoshi, suo allievo fu solo Ogusuku Chogo) egli ha oggi un ruolo piuttosto subordinato nella storia delle arti marziali di Okinawa. Tuttavia il Maestro Azato fu l’erede ufficiale del Matsumura- ryu che non riaffiorò più in alcuna scuola di Okinawa nelle sue modalità originarie. Il Matsumura- ryu ha forti somiglianze con lo stile Shaolin del secolo XV.

Senza dubbio Anko Azato fu il maggiore “maestro in ombra” della generazione successiva a Matsumura, poichè egli fu il successore dello Shorin-ryu Gokoku-an karate di Matsumura. Questo stile si differenzia nel suo fondamento dallo stile della scuola Itosu che influenzò come puro Shuri- te quasi tutti i Maestri di Okinawa della generazione successiva. Il Maestro Funakoshi imparò principalmente da Azato e solo un allievo ospite. Quando egli andò in Giappone, tuttavia, insegnò per quasi quindici interi anni lo Shuri-te di Itosu. La sua motivazione nel farlo non sarà mai chiarita in modo definitivo. Molti ritengono che l’attuale Shotokan-ryu -del quale si dice che Yoshitaka Funakoshi (il figlio del Maestro) fosse fondatore – nacque già nella scuola Matsumura e fu perfezionato da Anko Azato.

E’ possibile che ci fosse ad Okinawa un Kagemusha (offerta doppia), attraverso il quale questa linea estrema di lotta Shorin doveva essere preservata.

Le inesattezze nella storia degli sviluppi dello Shorin-ryu di Okinawa danno oggi ai ricercatori storici motivo di molte speculazioni: “Da dove viene lo Shotokan-ryu?”. Questo stile evidentemente non si basa sui movimenti fondamentali dello Shuri-te di Okinawa, anche se utilizza fondamentalmente i kata di questo stile. Ma le modalità di movimento si basano su un altro principio. I tipi e le modalità delle tecniche secondo cui sono costruite nello Shotokan e in cui la bioenergia viene usata nel movimento si distinguono completamente da tutte quelle conosciute negli stili di Okinawa. E’ noto che Anko Azato praticasse come Matsumura lo Jigen-ryu. Questo difficile stile che ancora oggi esiste in Giappone è uno stile estremamente dinamico e che evidenzia la lotta, molto simile alle concezioni di base del moderno Shotokan-ryu. Questo principio non è contenuto nè nella concezione di movimento della scuola Itosu nè nel karate che Funakoshi insegnò tra il 1922 e il 1938. Come potè allora affiorare nel 1938 modificando le basi stilistiche del karate di Gichin Funakoshi?
Su questo ci furono solo supposizioni. Il Maestro Funakoshi, probabilmente, nel 1922 si recò da Okinawa fino in Giappone. Okinawa era occupata dal 1600 dai Giapponesi e le arti marziali okinawesi venivano praticate in segreto. Anche dopo che i due popoli si avvicinarono e gli Okinawesi furono pronti ad esportare il loro karate in Giappone nessun erede interno dello stile di Okinawa svelò l’ultimo segreto. Forse per questo il Maestro Funakoshi diffuse l’insegnamento all’esterno. Nessuno può attualmente dirlo con sicurezza.
La situazione politica del Giappone e le condizioni del Butokukai portarono tuttavia presto il karate ad una grave crisi. Tutte le scuole Budo del Giappone incontrarono dal 1932 una forte oppressione da parte dei militari che esigevano di imparare quelle efficaci tecniche di difesa personale. Gli allievi erano in competizione tra loro e, assaliti da gelosia, cercavano di sbarazzarsi in tutti i modi della forte concorrenza. Se il Butokukai avesse dubitato dell’efficacia del karate o se fosse giunto alla conclusione che esso era inutile per i militari, il karate non sarebbe sopravvissuto in Giappone. Tutte le scuole Budo di ogni tempo si dovettero misurare con questa richiesta. Anche lo Shotokan- Dojo, che nel frattempo fu diretto da Yoshitaka Funakoshi, ebbe condizioni severe, e la maggior parte degli allievi di karate di una volta non erano affatto neutrali ma avevano degli interessi politici.
Tenendo conto delle continue preoccupazioni del Maestro Funakoshi che il karate potesse essere indubbiamente usato come mezzo di aggressione, molti esperti di karate sono oggi dell’opinione che egli non volle mai insegnare in Giappone il sistema Azato che pone un accento particolare sull’aspetto combattivo.(sistema che senza dubbio conosceva). Tuttavia per dovere verso il suo Maestro lo trasmise presumibilmente a suo figlio Yoshitaka, sul quale abbiamo oggi affermazioni contraddittorie. Yoshitaka era attivo politicamente in Giappone ed era inoltre un uomo ambizioso. Quando egli nel 1939 assunse insieme ai suoi due assistenti Shigeru Egami e Genshin Hironishi la direzione delle esercitazioni dello Shotokan-Dojo, iniziò a trasferire sempre nuovi elementi nello stile, i quali modificarono di molto le basi delle esercitazioni esistenti. In The Way of Karate di Egami si legge che spesso ci furono contrasti di opinioni per questo motivo tra padre e figlio. Il vecchio Maestro era senza dubbio contrario alla preparazione combattiva dello stile.
Sotto la direzione di Yoshitaka Funakoshi, Genshin Hironishi, Takeshi Shimoda e Shigeru Egami fecero nascere tra il 1939 e il 1943 uno stile completamente nuovo. I Maestri allievi di Funakoshi, dinanzi a Yoshitaka, modificarono le basi dello Shuri-te ed insegnarono un’idea di stile che non si riscontra in alcuno degli stili di karate oggi conosciuti. Questo stile, poi divenuto noto come Shotokan-ryu, viene attribuito a Yoshitaka; ma molti storici dubitano che Yoshitaka Funakoshi abbia creato questo stile senza l’intervanto di suo padre, come invece sembrerebbe essere accaduto per lo stile Azato.

Ma come dovrebbe essere arrivato allo stile Azato se non attraverso lo stesso padre? Quando Azato morì Yoshitaka era ancora molto giovane per l’apprendimento del karate e Itosu può averlo conosciuto in ogni caso solo durante la sua infanzia. Ci sono molte supposizioni, ma la più verosimile è che il Maestro Funakoshi stesso abbia trasmesso lo stile Azato a suo figlio. Ma forse esisteva ad Okinawa un insegnante sconosciuto che mostrò lo stile a Yoshitaka. Yoshitaka andava spesso ad Okinawa ed aveva qui contatti con diversi insegnanti di cui non si conoscono le generalità.

Lo stile Shotokan mostra senza dubbio una grande influenza da Samurai, che manca alle altre direzioni del karate. Lo Shorin-ryu e lo Shorei-ryu lasciano riconoscere chiaramente la loro influenza cinese. Ad esempio nello Shito-ryu, che è impiantato sulla scuola Itosu, questo è chiaramente visibile. Mabuni imparò il Naha-te prima sotto Higashionna; ma i metodi educativi di Higashionna erano estremamente severi e questo impedì a Mabuni di apprendere lo stile nelle sue profondità. Quando egli apprese che nella scuola Itosu tutto sarebbe stato più facile, cambiò stile. I kata Shori dello Shito-ryu sono molto più morbidi di quelli originari; manca loro in molti aspetti la grande forza che per esempio dimostra Goju-ryu. I kata Shorin dello Shito-ryu somigliano nella forma a quelli dello Shotokan-ryu perchè entrambi provengono dalla scuola Itosu, e tuttavia le basi del movimento sono molto diverse. Un Maestro dello Shito-ryu, vedendo lo Shotokan-Sochin, diede la seguente descrizione: ” Lo Shotokan-Sochin è il Samurai-Sochin ed è completamente diverso dal Sochin dello Shuri-te. Si deve avere un corpo elastico, forte, ed anche uno spirito molto forte. Si deve reagire e fendere il corpo dell’avversario come avviene nello Jigen-ryu”.

Yoshitaka può avere imparato lo stile di Azato solo da suo padre. Ma quando la scuola Shotokan s’incontrò con le pressioni crescenti dei militari che esigevano di apprendere quegli efficaci programmi di lotta ravvicinata da tutte le scuola Budo, Yoshitaka decise di mettere lo stile a disposizione dei militari e di collaborare. Egli insegnò in una scuola per agenti segreti, educò truppe speciali da combattimento ravvicinato e piloti kamikaze. Molto di quello che è accaduto in passato non sarebbe oggi più realizzabile.

La divisione dello stile

Yoshitaka Funakoshi, che è il principale responsabile dei cambiamenti dello Shuri-te nel moderno Shotokan-ryu, morì in giovane età -nel 1945- di tubercolosi. Il Maestro Funakoshi era nel frattempo quasi settantenne e si era ritirato dalla guida delle attività. Dopo la guerra (1945) gli assistenti di Yoshitaka, Shigeru Egami e Genshin Hironishi, i maestri più progrediti dello Shotokan-ryu, assunsero la direzione dello stile. Il vecchio Shotokan-dojo era distrutto, ed i membri si esercitavano di nuovo nelle sei università ove il Maestro Funakoshi aveva precedentemente insegnato: Hosei, Waseda, Takushoku, Keijo, Sanshu e Chuo.

I Maestri della vecchia generazione dello Shotokan (casa Shoto) insegnavano in queste universitÓ ed avevano creato una associazione sotto la direzione di Hironishi ed Egami, la quale fu da tutti chiamata Shotokai (Unione Shoto). Essi insegnavano il karate di Yoshitaka secondo le basi spirituali che ad essi erano state tramandate dal Maestro Funakoshi. Masatochi Nakayama cominciò nell’autunno del 1932 con il karate all’università di Takushoku, ma restò solo quattro anni presso il Maestro Funakoshi poichè nel 1937 andò in Cina. Solo nel 1946 tornò ed iniziò a pubblicizzare all’università le sue idee di convertire il karate in uno sport agonistico. Egli non sapeva niente degli enormi sviluppi tecnici che avevano avuto luogo nello Shotokan tra il 1939 ed il 1943. I karateka della vecchia generazione dello Shotokan come Yoshitaka Funakoshi o Takeshi Shimoda avevano nel frattempo raggiunto un alto livello di maestria, ma anche gli allievi dell’età di Nakayama come Genshin Hironishi e Shigeru Egami, in accordo con il Maestro Funakoshi, assunsero la direzione dello stile.

Quando Nakayama tornò dalla guerra, tra Giappone e Cina ci era nello Shotokan una schiera di Maestri di ottimo livello, mentre egli stesso non conosceva lo Shotokan-ryu come nel frattempo era stato praticato. Essendo egli schivo nei confronti dei suoi colleghi di una volta, fu assegnato come insegnante di supporto per gli juniores della università di Takushoku, tra questi, in particolare, Minoru Miyata (uno degli allievi di Yoshitaka Funakoshi e Genshin Hironishi) operò affinchè Masatoshi Nakayama imparasse il nuovo stile.

Sebbene Masatoshi Nakayama sia della stessa generazione di Egami e di Hironishi – a causa della sua decennale assenza – non viene annoverato tra i Maestri dello Shotokan. Di conseguenza i suoi sforzi tendenti al karate come sport agonistico non sortirono risultati. Ciò nonostante riuscì a convincere alcuni Maestri dello Shotokan – tra i quali Hidetaka Nishiyama ed Isao Obata – della validità del suo progetto. Insieme a loro ed a molti allievi di karate della universitÓ di Takushoku egli fondò nel 1949 la JKA (Japan Karate Association).

L’obiettivo di questa organizzazione era redigere un regolamento per l’attività agonistica del karate e fondare un corso di istruzione nel quale i direttori tecnici fossero adeguatamente istruiti affinchè potessero diffondere questa concezione del karate.
Dopo le difficoltà iniziali (Obata cambiò idea e tornò dai Maestri
Shotokan) Hidetaka Nishiyama arrivò a dare vita ai corsi di istruzione
per atleti selezionati. La famiglia di Nishiyama era molto ben
considerata dalla società giapponese e lui stesso era considerato un
eccellente Maestro di karate. Grazie a tale considerazione ed alla
grande influenza dei Nishiyama, è facile comprendere che persino
insegnanti come Gogen Yamaguchi o Hironori Otsuka erano pronti ad
insegnare in questa scuola. Il Maestro Funakoshi, che fu comunque
invitato, rifiutò il suo appoggio alla JKA. Il plauso maggiore per
l’educazione di questi atleti d’elite spetta senz’altro a Hidetaka
Nishiyama, che viene giustamente annoverato tra i più grandi istruttori
giapponesi di karate del dopoguerra. Anche negli anni Cinquanta Nishiyama fu la personalità più significativa della JKA, come insegnante molto superiore a Nakayama ed in Giappone quasi una figura di culto. Quando anche Nakayama più tardi divenne primo istruttore della JKA, Nishiyama rimase la autorità ed alla fine si stabilì negli USA per evitare il conflitto con Nakayama.

Con il training professionale che veniva compiuto in questi corsi, la JKA sviluppò gradualmente la sua posizione di supremazia ed ottenne tutti i titoli nei successivi campionati giapponesi. Superstar come Kanazawa, Enoeda, Shirai ed altri resero famosa la JKA. Gli istruttori della JKA che furono portati al limite delle loro prestazioni attraverso un allenamento intensivo, furono presto senza concorrenza nello stesso karate agonistico. Molti tra i giovani allievi volevano in ogni caso praticare questo karate ed i club tradizionali furono posti sotto pressione e pregati di aderire alla JKA. Il karate agonistico cominciò a dominare la scena ed insorse la rivalità con i Maestri dello Shotokai tradizionale.

I membri di molti club universitari furono entusiasmati dalle prestazioni agonistiche dei giovaniistruttori della JKA. La JKA offrì a questi eccellenti tecnici a pagamento come istruttori nelle università promettendo il successo agonistico. Di fatto i club presso i quali insegnavano gli istruttori della JKA avevano i maggiori successi nelle manifestazioni competitive. Molte università misero da parte le proprie remore ed aderirono alla JKA che mise così a loro disposizione i propri istruttori di karate agonistico. In questo modo la JKA iniziò lentamente a dominare le stesse università e scuole superiori di karate. Solo ancora due università di Tokyo, Waseda e Keiyo, mantennero la loro indipendenza poichè qui i direttori tecnici del tempo della vecchia scuola Funakoshi, con il sostegno del vecchio Maestro, insegnavano un karate non agonistico (l’odierno Shotokai). Ma questi furono isolati dalla politica di espansione della JKA. Le università di Waseda e Keiyo rifiutarono di associarsi alla JKA e, come conseguenza, nel 1955 a tutti gli studenti di queste università fu imposto il divieto di allenarsi nei club della JKA.
Questo fu il colpo di grazie per lo stile Shotokan che dovette cedere il passo agli allievi della generazione più giovane che si allenavano nell’ambito della JKA. Nel 1955 Masatoshi Nakayama assunse la direzione generale della JKA e Masatomo Tagaki, un compagno di studi di Nakayama all’università di Takushoku, divenne il suo manager. Sebbene il suo karate fosse mediocre, ebbe comunque il riconoscimento della JKA. Egli fece pubblicità all’associazione sulla stampa ed alla televisione, lottò per gli sponsor delle ditte e fu il terrore di chi non pagava puntualmente le quote. Nel 1964 grazie a lui la JKA potè abbandonare il suo piccolo Yotsuya-dojo e prendere possesso del vecchio Kodokan.

Ma i direttori del JKA sognavano di affermare l’idea dell’agonismo a livello internazionale. Già nel 1957 Takayuki Mikami fu mandato nelle Filippine come istruttore JKA e nel 1958 Hirokazu Kanazawa andò alle Hawaii per fondare la prima rappresentanza della JKA in territorio americano. A partire dal 1960, dopo che Nishiyama andò negli USA, Nakayama potè terminare di costruire la sua posizione di dominio. Egli fece diffondere la notizia di essere il successore di Funakoshi. I giovani Maestri del corso di istruzione della JKA andarono in Europa e negli USA come insegnanti dello Shotokan-ryu e vi insegnarono il karate agonistico della JKA. Ma con il passare del tempo, molti di questi Maestri di alto karate persero l’entusiasmo per la JKA ed iniziarono a cercare in proprio, partendo dalle radici, il vero karate-do.

Tratto da Werner Lind
Karate – I kata classici nell’insegnamento dei grandi Maestri 1998 Edizioni Mediterranee – Roma
(Pag. 134 – 139)

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